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mater

opera di grandi proporzioni per installazione di infrasuoni ed ensemble esteso di strumenti tradizionali

 

 

"Uno spettacolo straordinario, sia dal punto di vista musicale sia scenografico. Un unicum che rivoluziona il suono classico"

Corriere del Ticino

"Un suono che fa vibrare e del quale si può fare esperienza non solo attraverso l'udito, ma con tutto il corpo"

L'osservatore

"Un'esperienza unica"

Il Giornale

L'OPERA

Materia come fondamento costituente di tutti i corpi e di tutte le cose: sostanza prima dalla quale tutto si è creato.

MATER è un'opera di grandi proporzioni che utilizza il linguaggio della musica contemporanea e si realizza attraverso l'uso della tecnologia e di strumenti tradizionali, pensata come un'opera in perenne divenire di volta in volta associata un ensemble esteso di strumenti tradizionali (in base al luogo ospitante) all'installazione sonora.

MATER è un'onda sonora creata da una composizione di infrasuoni e basse frequenze con un range frequenziale che va dai 4 Hz ai 95 Hz, suoni fisicamente di grandi proporzioni che invadono lo spazio e fanno vibrare l'aria ed i corpi in una percezione fisica e primordiale del suono.

Questa struttura sonora viene posta in dialogo con la vibrazione acustica di un grande ensemble di strumenti acustici seguendo un'ispirazione che supera le barriere del tempo e dell'esperienza e che unisce arcaica tradizione a sperimentazione.

MATER è la madre e la materia, è la genesi di un'esperienza sensoriale immersiva fatta di vibrazione e respiro.

mater - onda sonora n.1 per infrasuoni e 100 corni delle alpi

Ideazione e composizione : Gabriele Marangoni. Live electronics : Tempo Reale - Damiano Meacci, Giovanni Magaglio. Direttore : Dario Garegnani. Progetto installativo : Micol Riva. 

Produzione : Festival Endorfine. Organizzazione : Giulia Soravia.

PRIMA ASSOLUTA : 13 SETTEMBRE  2019 - FESTIVAL ENDORFINE, PIAZZA RIFORMA, LUGANO - SWITZERLAND

CON IL SOSTEGNO DI : ERNST GOHNER STIFTUNG, la MOBILIARE, FONDATION Nestlé POUR L'ART, MIGROS TICINO PERCENTO CULTURALE

La prima realizzazione di Mater, ospitata dal Festival Endorfine di Lugano, ha visto come protagoniste dell'ensemble esteso più di 100 corni delle alpi, lo strumento più antico e tradizionale della Svizzera.

Strumento dal suono magico ed inimitabile, dotato della capacità di farsi ascoltare a chilometri di distanza e della capacità di generare una massa sonora incredibilmente densa, caratteristica che è stata amplificata dal numero di corni usati: 100.

Il corno delle alpi è uno strumento di origine antichissima : Tacito lo chimama cornu alpinum citandolo nella sua opera De origine et situ Germanorum.

Strutturalmente è un lungo tubo conico in legno di larice o abete, senza fori né chiavi; la tonalità dello strumento dipende dalla lunghezza, che può variare dai 2,45 ai 4,13 metri. Essendo un corno naturale, può emettere un limitato numero di note, ossia i soli armonici. Questo strumento ha un notevole sviluppo di suono, che può essere udito per alcuni chilometri intorno; difatti la sua funzione originaria, fra i pastori, era di segnalazione.

Partendo da questa natura MATER ha amplificato il concetto di richiamo, di segnalazione, mediante un'architettura formale sempre in crescendo. Un'opera sonora in espansione, da un nucleo dove le intensità sono state di grandi dimensioni fino alle zone periferiche dove il suono ha echeggiato tra le vie, la città e le persone.

https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Cento-corni-alpini-in-piazza-12179380.html

 

 

 

mater

opera di grandi proporzioni per installazione di infrasuoni ed ensemble esteso di strumenti tradizionali

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